Mostra
Troppo grandi, troppo piccoli, troppo fragili: il pubblico può avvicinarsi solo in modo limitato a molti degli oggetti esposti nei musei. La mostra indaga su come la digitalizzazione e l’IA possono ampliare l’esperienza legata agli oggetti nel museo del futuro.
Una sedia sulla quale non ci si può più sedere o una marionetta immobile, appesa ai suoi fili: molti oggetti ricchi di fascino si possono esporre nei musei solo con difficoltà. Alcuni sono troppo grandi, altri troppo minuti, altri ancora non si possono toccare o spostare per motivi di conservazione. Esporre oggetti comporta sempre un atto di equilibrio tra i due compiti primari di un museo: conservare e mediare. Per questo il pubblico può esaminare gli oggetti esposti spesso solo in modo limitato. Quali possibilità offrono le tecnologie digitali per rendere gli oggetti avvicinabili? La mostra indaga sul potenziale della digitalizzazione e dell’IA per il museo del futuro. 17 esperimenti trasformano lo spazio espositivo in un laboratorio del futuro, permettendo al pubblico di scoprire, tra le altre cose, l’immagine digitale più grande mai creata.
Supportato da
Sostenuto dall'iniziativa di digitalizzazione delle università di Zurigo
In collaborazione con
EPFL Laboratory for Experimental Museology, Immersive Arts Space, Naturhistorisches Museum der Universität Zürich | University of Zurich, Museum und Visualization and Multimedia Lab der Universität Zürich | University of Zurich, ETH Zürich und dem Spatial AI Lab Microsoft, Swissnex, Freie Universität Berlin, Hochschule Mainz – University of Applied Sciences, Hochschule Mainz Fachbereich Gestaltung, Mainzer Zentrums für Digitalität in den Geistes- und Kulturwissenschaften (mainzed), Institute of Computational Ancient Studies (CompAS), FU-Berlin, Museum Rietberg, ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Universität Zürich – Institut für Computerlinguistik, Minor Digital Play, Game Design, ZHdK Zürcher Hochschule der Künste, Minor Filmisches Erzählen im virtuellen Raum, Game Design, Studio Boltshauser, ETH Zürich, Knowledge Visualization, ZHdK, ZHAW Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften, Institut für Umweltpsychologie, Vesuvius Challenge, Stämpfli Kommunikation. Valutazione in collaborazione con Citizen Science Zürich (UZH / ETH).
Tutti i collaboratori della mostra: